Questa è la scansione di una Diapositiva eseguita a Venezia con una Nikon F90x 80-200 2,8 + polarizzatore + filtro ND .
Il tempo di esposizione è stato di 80 secondi a Diaframma 22 , Cavalletto manfrotto.
Foto eseguita a Venezia il 02 / 05 / 08 alle ore 21:30 con, Canon EOS 5D obiettivo EF24-70 F.2,8L USM.+ Filtro ND8, Ho usato un cavalletto Manfrotto, tempo d’esposizione 110 secondi, a Diaframma 22 ISO 100 Qualità RAW, stile foto Standard , Temperatura colore AWB di defoult , Funzioni personalizzate ho impostato “riduce disturbo lunghe esposizioni “.
Ho fatto delle stampe 20x30 professionali, tutte e due le foto, sono state corrette ( solo i bianchi e neri “con i livelli di photoshop” ), questo è un primo esperimento che ho voluto fare per vedere la qualità dell’immagine con lunghe esposizioni. Il risultato è che sul digitale il “rumore “o grana si nota di più, nonostante tutti gli accorgimenti che ho adottato,( mi manca solo il sollevamento dello specchio prima dello scatto per avere meno vibrazioni).
La foto della Diapositiva, scansionata con scanner professionale, resta superiore in fatto di grana, che è meno presente a differenza del Digitale.
Il confronto lo si nota con stampe 20 x 30, si riesce a vedere anche a video se si ingrandisce oltre il 100%.
Prima di trarre delle vere conclusioni, si dovrebbero eseguire i due scatti sia in analogico che in digitale con uguali impostazioni di Tempo Diaframma, Ora e soggetto inquadrato,e alla fine fare delle stampe 20x30 o superiore. So tuttavia che esperti di foto astronomiche vanno a fare delle modifiche fisiche sulla macchina fotografica, togliendo un filtro sul sensore. Questo fa ridurre notevolmente il “rumore”con le lunghe esposizioni, anche se l’operazione non è alla portata di tutti. Sarebbe il caso ( per chi se lo può permettere ) di avere una vecchia reflex digitale per modificarla al fine di fare scatti solo con lunghe esposizioni e di avere foto vendibili, per potere fare stampe in grande formato.
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